Mirra (Commiphora Myrrha) (20GR)

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Fin dall’antichità, la resina di Mirra è stata utilizzata come ingrediente di incensi e profumi. Ha una lunga storia di folklore e spiritualità in molte culture antiche, poiché era usata per ungere i Re e profumare i tessuti dei pellegrini che viaggiavano verso i luoghi santi. La resina gommosa di Mirra viene raccolta dal Commiphora Myrrha, un albero del deserto a crescita bassa che trasuda una gomma gialla viscosa, che si indurisce in una resina bruno-rossastra. La resina di Mirra può essere impiegata per la cura del corpo, in miscele di incenso e macerata come estratto.

Con il suo profumo affumicato e terroso, la Mirra ha una lunga storia e la sua prima scoperta risale nei tempi più remoti. Originario dell’Etiopia e della Somalia, è stato utilizzato già nel 3000 a.C. dagli egiziani per l’imbalsamazione e come incenso bruciato durante le cremazioni e i funerali per mascherare i cattivi odori fino al XV secolo.  La Mirra ha avuto un grande valore nel tempo, i Romani lo valutavano addirittura quanto l’oro, usandolo come garanzia per debiti monetari.

La mirra fa parte della famiglia delle Burseraceae. Viene spesso preparato come tintura nelle formulazioni a base di erbe ayurvediche e della medicina tradizionale cinese. Utilizzato in combinazione con altri ingredienti per lo sviluppo di molte applicazioni cosmetiche e miscele di incenso.

Origine: Somalia, Etiopia, Sudan, Penisola Arabica
Famiglia: Burseraceae

Principi Attivi: Aldeidi, Chetoni, Olio volatile e resine costituiti da molti componenti (erabolene, limonene, dipentene, pinene, eugenolo).

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